Un’incantevole bellezza selvaggia è un meraviglioso libro di Francesca Redolfi edito da Land Editore.
…noi due torniamo solo Mira e Julian, una distopica e un Selvaggio, due ragazzi che non avrebbero mai dovuto incontrarsi e si sono incontrati lo stesso, che non avrebbero dovuto imparare nulla l’uno dall’altro e l’hanno fatto lo stesso, che non dovrebbero essere qui, ma ci sono lo stesso…
982 vive in un mondo distopico disumanizzato, dove nessuno ha più nome ma dei numeri che li identificano. Tutto è controllato dal Governo, dalle emozioni ai consumi, dalle nascite che avvengono solo in fabbrica alle morti, dal camminare al mangiare. Ogni cosa è programmata da un’infinità di regole, come una macchina perfetta che si ripete sempre uguale a se stessa, dove non si può neanche pensare liberamente.
Persino molte parole sono proibite da pronunciare e quindi cancellate dal vocabolario. La natura è stata bandita in ogni sua forma, neanche un filo d’erba deve crescere, esiste solo il cemento grigio, senza neanche un colore.
982, o Mira come la chiama una sua strana vicina, si sente diversa dagli abitanti del luogo. Crede di essere un difetto di fabbrica, altrimenti non saprebbe proprio come spiegare la curiosità che la spinge a fare domande che non potrebbe porre.
Al di fuori di queste città-numero ci sono i Selvaggi, umani ribelli che si sono rifiutati di vivere in questo modo assurdo. Hanno cercato di tenere viva la fiamma del mondo con le sue bellezze naturali, quando questo stava per soccombere.
Questi uomini sono la più grande paura di Mira, glieli hanno sempre dipinti come esseri mostruosi e cattivi. Quando però durante la sosta di un viaggio i suoi occhi incontrano per la prima volta quelli di Julian, il suo istinto le suggerisce di fidarsi di lui, che la terrà al sicuro. E così scappa dal quel mondo in cui si è sempre sentita un’estranea, iniziando la scoperta della società dei Selvaggi con il ragazzo sempre al suo fianco.
Man mano che esplora questo nuovo e affascinante universo, Mira imparerà ad amarlo, a scoprire la bellezza delle emozioni e delle parole. È finalmente libera di scoprire se stessa, riuscendo a capire perché si è sempre sentita così diversa dagli altri, senza mai riuscire a uniformarsi. Scopre cosa voglia dire davvero vivere, compiere delle scelte senza che qualcuno dica cosa fare, quando farlo e come farlo.
Anche quando sembrerà che la sua libertà sia finita, lei pianterà il seme della speranza che un cambiamento sia possibile anche nel grigiore delle città.
Saprò fare la mia personale Resistenza. Saprò vivere, perché un giorno lontano, davanti a un mare inaspettato, ho scoperto che cosa è l’amore. E ho capito che l’amore, come un gesto, come una parola, ti rimane dentro. E si può anche insegnare.
Con lei riscopriamo la bellezza della natura, delle stelle, del mare, che il ritorno a una vita priva di cose inutili è tutto ciò di cui si ha davvero bisogno.
E poi c’è la delicata storia d’amore tra Mira e Julian, che è davvero la ciliegina sulla torta. Lui è davvero generoso, protettivo, dolce e rassicurante.
Vi consiglio di leggere tutto d’un fiato questo meraviglioso libro, perché contiene dei messaggi importanti e molto attuali che fanno riflettere. Non dimentichiamoci che ognuno di noi è unico e irripetibile, perfetto nella sua imperfezione e diversità. Non dimentichiamoci che le parole hanno un grande potere e possono cambiare il mondo, possono rendere felici, ma anche ferire. Non dimentichiamoci della bellezza delle emozioni, sia quelle belle che quelle brutte, che fanno di noi quello che siamo.
