Recensione: Sweet Home e Sweet Rome di Tillie Cole

Sweet Home e Sweet Rome di Tillie Cole raccontano la stessa storia da entrambi i punti di vista e fanno parte della serie Sweet Home. Chi sono i protagonisti di questi romanzi che si ispirano alla tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta?

«Una volta mi hai detto che un giorno te ne saresti andato, che un giorno saresti stato libero di essere te stesso, che un giorno avresti ottenuto tutto ciò che desideravi.» Gliel’avevo detto eccome, in camera sua, ormai tanti mesi prima, eppure adesso tutto ciò che volevo era esclusivamente nelle sue mani. «Ma quello che voglio sei tu» dichiarai, stringendole il viso. «Ciò che desidero è stare al tuo fianco. Sei tu il mio “un giorno”. “Quel giorno è finalmente arrivato.»

 Molly Juliet Shakespeare è una povera ragazza inglese che a vent’anni ne ha già passate di cotte e di crude. È dotata di grande intelligenza che le fa amare lo studio che usa come valvola di sfogo, una secchiona insomma. Grazie alla sua professoressa, che l’ha presa sotto la sua ala protettiva quando è rimasta completamente sola, si reca in Alabama per scrivere un articolo in filosofia delle religioni all’università prima del dottorato. 

Sarà la svolta che le cambierà la vita. Lì, infatti, incontrerà delle amiche leali e divertenti che mi sono piaciute molto e che hanno smorzato i momenti tragici dei libri e soprattutto troverà Romeo “Bullet” Prince, il fantastico quarterback dei Crimson Tide. 

Rome, che odia il suo nome completo perché è legato a brutti ricordi, è ricco, bello, bravo e… rimane fulminato alla vista di Molly. Sotto la sua facciata da playboy, nasconde rabbia e sofferenza. Cresciuto in una famiglia che non gli ha mai mostrato amore ma lo ha solo reso vittima di abusi verbali e fisici, non sa cosa significhi essere amato. 

Se Molly si rifugia nella filosofia per affrontare le sue perdite e dare un senso alla propria vita, Rome lo fa con il football. In apparenza sembrano due pezzi di un puzzle che non potranno mai incastrarsi ma più si conoscono e più quei tasselli si uniscono alla perfezione. Lui è rude e dominante a letto, lei è riservata, dotata di una grande forza d’animo ma adora essere comandata perché nella finora ha sempre dovuto badare a se stessa. Così il topo da biblioteca e lo sportivo rubacuori si creano la loro favola diventando la casa dolce casa l’una dell’altro.

I cattivi della storia sono i genitori di Rome che faranno di tutto per cercare di distruggerli e i traumi del presente si uniscono a quelli del passato.  L’amore dei due ragazzi però è forte come quello dei loro omonimi shakespeariani e resisteranno a ogni tiro mancino. 

Sweet Home è una storia romantica e travolgente con delle scene molto lussuriose anche se condita da mille sofferenze dove i protagonisti imparano di nuovo ad amare e a lenire le loro sofferenze. Insieme riusciranno a realizzare i loro sogni e crearsi quella famiglia che hanno sempre desiderato. 

Tra i due ho preferito Rome soprattutto per il suo modo di essere, al mondo mostra una maschera, appare spaccone e sexy ma solo perché cerca di proteggere a tutti i costi quello che vive a casa, ed è straziante. Con la sua Mol invece è dolce e protettivo. 

L’idea dei due libri non mi è piaciuta molto, per questo non prende il massimo dei voti, l’autrice poteva condensarli in uno con due POV alternati. Sì, è stato bello conoscere anche le emozioni di Romeo, ma molte parti erano praticamente uguali. Ho invece apprezzato che nel secondo i capitoli finali sono andati avanti rispetto a dove era terminato il primo. 

Le prossime storie saranno incentrate sui loro amici, che li hanno sempre sostenuti e aiutati. 

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