Royal Tale è il secondo volume di Royal Series, sei libri scritti da sette autrici sulla famiglia McLochlan, questa volta tocca a Paola Garbarino.
Il mio “non cambierà niente” ha cambiato tutto. Keenan è entrato in me, riempiendomi, colmando freddi spazi vuoti che non sapevo nemmeno esistessero nella mia anima. E adesso non se ne vuole andare. Non posso scacciarlo, neppure se lui non c’è, neanche se non mi vuole più.
È il turno di Keenan Knight, l’ultimogenito figlio illegittimo di re Keith e Sarah, l’unica donna che abbia veramente amato ma alla quale ha dovuto rinunciare. Il ragazzo vive a Londra, suona love metal con il suo gruppo di amici, ha uno stuolo di ragazze che gli cadono ai piedi e sogna di entrare nella prestigiosa Royal Academy of Music. La musica è la sua passione, non potrebbe vivere senza… finché non incontra lei: Elan Kelly, bella come un angelo, ma che lo guarda come se fosse il diavolo.
Elan, la figlia dell’autista del palazzo reale e della modista di corte, vuole diventare costumista per il cinema e per questo ho lasciato il suo amato regno di Fiann per un semestre di studio nella capitale inglese. Crede nelle favole e nel Principe Azzurro, soprattutto in Alexander, ma non più nel lieto fine dopo aver perso sua madre da piccola.
Quando i due iniziano a frequentarsi stringono l’assurdo patto di non innamorarsi. Quando però due anime affini si incontrano, non è possibile controllare i sentimenti.
Oltre a quelli di Keenan ed Elan, ci sono altri due POV: quelli di Keith e Sarah. È stato bello scoprire come è nata la loro storia d’amore grazie ai salti nel passato. Però il vecchio Re non è un personaggio positivo secondo me, capisco il non amare la persona che ti è stata imposta come moglie, ma non i figli. È stato un vero egoista che non ha quasi mai calcolato i suoi pargoli legittimi per poi scoprire all’improvviso l’amore paterno verso un figlio che non ha mai conosciuto.
Le conseguenze si sono viste tutte, per esempio nella freddezza di Alexander o in Maelle che non riesce neanche a parlare con i fratelli. Voleva essere libero di vivere la sua vita ma così facendo ha ingabbiati i suoi figli.
Tornando a Elan e Keenan si amano e si fanno del male così tante volte tra incomprensioni e cose non dette da perderne il conto, una vera altalena di emozioni prima di arrivare al tanto sospirato lieto fine. Keenan è proprio un bel personaggio, dolce e sicuro di sé. Non è cresciuto nel lusso, sa cosa voglia dire sudarsi le cose ed è capace di adattarsi alle varie situazioni utilizzando quello che per lui è tutto: la musica, e riesce a usarla anche con Elan. Lei invece è stata petulante e fastidiosa con questa sua assurda ossessione per il principe Alexander, anche quando davanti ha questo meraviglioso ragazzo che le scrive canzoni d’amore e la tratta come una principessa. Non vuole mettersi in gioco, persa com’è nelle fiabe senza vedere i grigi ma solo il bianco e il nero.
Paola Garbarino ha un modo di scrivere fluido e scorrevole che ti cattura. I flashback sono inseriti nei momenti giusti e non disturbano. Mescola sapientemente drammi, passioni, amore, paure e disperazione.
All’inizio quasi ci dimentichiamo della disfunzionale famiglia reale alla quale Keenan non sa ancora di appartenere. Quando ci spostiamo a Fiann, il passaggio è stato naturale. Paola ci porta per mano dalle strade di Londra al lusso di Willow Palace, guidandoci dagli amici fraterni e liberi di fare e dire ciò che vogliono ai nobili fratelli che devono rispettare mille regole, dagli abiti casual a quelli firmati, dal metal alla musica classica.
Ci sono anche misteri, intrighi di corte e iniziano a essere introdotti i protagonisti dei prossimi volumi. La storia del Principe Nero Metallaro e della Romantica Fasulla è parallela a quella di Alexander e Sophie e credo che lo saranno più o meno tutte, un bel modo di farci vedere la cose da diverse prospettive e comprenderne i diversi dettagli.
