Con Royal Pain di Melissa Pratelli si conclude la Royal Series, il frutto del lavoro di sette autrici diverse, composta da sei romanzi autoconclusivi per quanto riguarda la storia della coppia centrale ma con una trama mistery in comune.
“Mi hai insegnato a dare valore a me stessa, a vedermi in modo diverso. Anche se le cose dovessero cambiare, tu per me sarai sempre il ragazzo che mi ha aiutata a capire chi sono.”
Questa volta tocca a Maelle McLochlann, l’ultima della nidiata di figli e nipoti del vecchio re. È praticamente invisibile per il regno e purtroppo anche per la sua famiglia, ovvero sua nonna la Regina Reggente, che la considera inadatta a ricoprire il ruolo di principessa perchè… dislessica. Non ha mai lasciato il palazzo e trova il sollievo dal suo tormento autoinfliggendosi dolore fisico.
“Essere una principessa significa ricoprire un ruolo preciso sin dalla nascita. Non c’è spazio per gli errori, per la spontaneità, per i sentimenti.”
Ha poche cose che le danno conforto: le piante della sua serra e Fergus, il Primo Maggiordomo, che considera un padre, il solo capace di averle dato amore incondizionato.
E poi arriva Lennox Byrne, il nipote testacalda tutto tatuato dell’uomo, a peggiorare la sua esistenza. Questo ragazzo pieno di rabbia incontrollata è stato allontanato dalla madre di casa per cercare di aiutarlo a ritrovare se stesso. Non è mai riuscito a superare l’abbandono del padre quando era piccolo.
Lennox non sopporta di trovarsi in mezzo a questi nobili snob, e non vuole avere Maelle tra i piedi che invece fa di tutto per essere la sua spina nel fianco.
Royal Pain è la storia di due anime ferite che si curano a vicenda. L’una cerca di liberarsi del dolore che prova provocandosi ferite, l’altro butta fuori la rabbia che lo divora distruggendo ciò trova sulla sua strada. Quando però le loro imperfezioni si incontrano, nasce qualcosa di dolce e bello capace di andare al di là delle differenze sociali.
Maelle e Lennox sono una coppia che ne passa tante, nel bene e nel male, ma alla fine si “vedono” davvero e hanno il coraggio di uscire dai loro gusci e vivere la vita al meglio.
“Dobbiamo non devi essere alla mia altezza” mi sussurra contro l’orecchio. “Dobbiamo entrambi essere all’altezza dell’altro e, anche se succederà di sbagliare, allora dovremo essere abbastanza bravi da rimediare. Insieme.”
Il miglior personaggio del libro è Fergus, sempre presente sia per la famiglia di nascita sia per quella “acquisita”.
È stato bello vedere come piano piano il resto dei parenti di Maelle abbia riscoperto questa ragazza che letteralmente sboccia come i suoi adorati fiori, riallacciando quei rapporti che si erano persi nel tempo.
C’è però una nota dolente. Anche se ogni pezzo della parte mistery su chi abbia ucciso il re è andato al suo posto dandoci tutte le risposte alle domande rimaste in sospeso, non mi è piaciuto come è stato trattato il finale: per me è stato liquidato troppo in fretta.
Allo stesso modo anche alcuni episodi che sono stati dei fili conduttori degli altri libri sono stati descritti con una sola frase, come per esempio l’incoronazione di Alexander.
Tirando le somme, è una serie che si lascia leggere facilmente, una bella esperienza e bel viaggio che mi sento di consigliare.
