Recensione: Quanto ti odio, amore mio di Amy Lea

Quanto ti odio, amore mio è una commedia romantica modernissima che ci catapulta nel mondo di Instagram e dei suoi influencer. 

L’autrice ha voluto raccontare la sua esperienza personale in merito alle origini miste e ha creato la protagonista di questo romanzo d’esordio cercando di rappresentare anche tutte quelle persone che, non rientrando nei canoni di bellezza odierni, non sono mai i personaggi principali di film e libri.

Vi presento quindi Crystal Chen, una personal trainer curvy e influencer di body positivity. Da sempre, combatte contro i pregiudizi sul suo fisico che l’hanno spinta ad aprire l’account Instagram con il quale guadagna e aiuta ragazze che hanno problemi di autostima a smettere di ascoltare gli altri e a mettere in primo piano se stesse. 

Ogni giorno si presenta in palestra per la sua sessione di allenamento, finché un giorno un arrogante bellimbusto le ruba la macchina per gli squat e da lì inizia una rivalità senza precedenti.

“Come ti chiami?” La domanda mi esce di bocca prima ancora di rendermi conto di aver parlato. Cosa mi importa di conoscere il suo nome? Usurpatore di Attrezzi gli si addice già alla perfezione.
Trattengo il respiro in attesa della sua risposta.
Divertito, apre la bocca, ma non parla. Si allontana e basta.

L’usurpatore di Attrezzi diventa la sua nemesi, ogni appuntamento in palestra diventa una gara a chi fa di più, un campo di battaglia a suon di battute taglienti e dispetti. 

Crystal non sa chi sia, finché, durante una cena in cui la nonna presenta la famiglia del suo futuro marito Martin, l’usurpatore di Attrezzi, Scott, appare dal nulla e si siede al suo fianco. Non senza notizie sconvolgenti.

Con il cervello che mi frulla, prendo piena coscienza del fatto che l’uomo da cui ho ricevuto il bacio migliore della mia vita non era single. Era già impegnato. La sincerità nei suoi occhi quando mi guardava era una colossale bugia. Nient’altro che una farsa, una recita da premio Oscar.

La storia di Crystal non è solo romantica, ma è anche un viaggio interiore che la porterà a mettere in discussione tutto ciò per cui ha lavorato in quegli anni, a ritornare sui propri passi e a ripartire da lì. Il tema del body shaming è molto sentito, il cyberbullismo non risparmia nessuno, neanche lei.

“Come posso recuperare la fiducia in me stessa?”
“Devi trovarla alle tue condizioni. Riscopri le cose che ami di te e coltivale. E non solo gli aspetti che la società ti dice che dovresti amare. La bellezza non è oggettiva, sai, per quanto la società voglia farcelo credere.”

Il romanzo segue il pov unico di Crystal, ne leggiamo i pensieri, le emozioni, le paure, ma mi sono sentita un po’ defraudata, come se mancasse qualcosa. Sarà perché sono molti gli autori che decidono di raccontare una storia tramite punti di vista diversi, sono rimasta un attimo delusa. 

Ovviamente, questa mia preferenza personale non ha influito sul voto finale. Piuttosto l’elemento che, invece, mi ha creato difficoltà è stata la trama stessa che nel pezzo centrale rallenta il ritmo, inizialmente ricco di tensione tra i protagonisti, fino a farmi perdere l’attenzione. Nonostante qualche momento carino qui e là, sono arrivata al finale con un sospiro di sollievo. 

La conclusione l’ho trovata un po’ affrettata, anche se nel complesso soddisfacente.

Crystal e Scott sono una bella coppia, avrei solo voluto più pezzi del nostro adone per apprezzarlo meglio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *