L’alba sulla mietitura. Hunger games è il quinto volume della serie ed è il secondo prequel della trilogia principale.
“«Non si può contare sul fatto che le cose accadono solo perché sono accadute in passato.» «Davvero? Perché è così che la gente si organizza la vita.» «E questo fa parte del nostro problema. Pensare che le cose siano inevitabili. Non credere che un cambiamento sia possibile.» «Suppongo di si. Ma non riesco proprio a immaginare che domani non sorgerà il sole.» «Puoi immaginare che sorga su un mondo senza mietitura?»”
Siamo arrivati ai cinquantesimi Hunger Games, nonché alla seconda Edizione della Memoria. Questa volta i distretti di Panem sono nel panico: il caro vecchio e diabolico Presidente Snow ha decretato che i tributi dovranno essere il doppio del solito, due maschi e due femmine.
Nel lontano e povero Distretto 12, Haymitch Abernathy vorrebbe che il giorno della mietitura passi in fretta per poter stare in santa pace con la sua Lenore Dove, la ragazza che ama da bruciare, in fondo è anche il suo compleanno, sarebbe un bel regalo no? Sbagliato. Il destino gli gioca il brutto scherzo di chiamare il suo nome, anche se in un modo non proprio convenzionale.
Tutti i suoi sogni si infrangono, è costretto a dire addio alla sua famiglia e a chi gli è più caro. Viene quasi trascinato a Capitol City insieme ai suoi tre compagni di sventura: Louella, che per lui è quasi una sorella, Wyatt, l’esperto in scommesse e Maysilee, la ragazza più odiosa della città.
Non sarà per niente facile per Haymitch e, non appena gli Hunger Games iniziano, lui si rende conto che non ha speranze di vincere. Eppure non si arrende e farà di tutto per combattere e cercare di cambiare questo barbarico sistema dell’arena.
Nell’alba sulla mietitura scopriamo come e perché Haymitch sia diventato il personaggio triste e deluso dalla vita che abbiamo conosciuto. Il poverino ne ha tutti i motivi, che ovviamente non sto qui a spiegarvi, ma,nonostante tutto quello che ha subito, è riuscito in qualche modo a trovare la forza di riaprire il suo cuore.
Le emozioni che suscita questo libro sono molto forti, alcune scene descritte sono molto cruente e brutali, non mancano crudeltà, inganni e tradimenti. Non è stato facile da leggere, non ci sono momenti che alleggeriscono la situazioni.
Mi hanno infastidito le troppe canzoni sparse nei capitoli che hanno interrotto molte volte le azioni mentre è stato piacevole ritrovare dei protagonisti della trilogia principale nella loro versione più giovane… Plutarch, Effie, Beete, Wires, Mags e il cattivissimo e crudelissimo Snow.
Altra nota positiva sono stati i legami che si sono creati tra i tributi e i loro mentori, ma anche e soprattutto tra i tributi stessi.
“Ma una sorella cos’è esattamente? Ripenso al nostro viaggio, a tutto, dalle frecciatine di quei primi giorni dopo la mietitura alla battaglia contro gli uccelli rosa. Suppongo sia questa, la risposta che cerco. Una sorella è qualcuno con cui combatti e per cui combatti. Con tutte le tue forze.”
L’Alba sulla mietitura insomma risponde a qualche domanda dei libri precedenti, ma lo fa con qualche forzatura di troppo. Poteva essere fatto un lavoro migliore. Sono curiosa di come sarà portato sulla schermo.
