Sulla scia della serie tv, proseguiamo la lettura dei romanzi scritti da Julia Quinn con il secondo volume che vede protagonisti il primogenito di Violet, Anthony, e la figliastra di Mary, Katharine.
Chi ha seguito la seconda stagione di Bridgerton saprà a grandi linee la storia, ovvero che il visconte decide finalmente di prender moglie, dopo una vita di bagordi, e sceglie quella che è considerata la “perla” della Stagione: Edwina.
La ragazza è bellissima, ovunque vada ha un codazzo di spasimanti pronti a portarle della limonata o chiederle di ballare, ed è proprio durante un ricevimento confesserà che accetterà di sposare solo colui che riceverà l’approvazione della sorella maggiore Kate.
Anthony quindi decide di dimostrare il suo valore, corteggiando Edwina e discutendo animatamente con Kate. Sin dal primo incontro volano scintille, complice anche un Colin davvero fastidioso, i due non riescono a condurre una conversazione in modo pacifico. Ogni scontro è piacevolmente divertente, con Anthony, in perenne irritazione per l’audacia della ragazza, e Kate, convinta a salvare la sorella da quel farabutto.
Questo fino al loro primo bacio nello studio di Bridgerton House.
“La storia si stava facendo ridicola. Lui non era così sciocco da confondere l’irrigidimento dei muscoli con qualcos’altro che non fosse desiderio.
Maledizione. Quella donna non gli piaceva nemmeno. Era troppo prepotente, saccente, pronta a balzare alle conclusioni. Non era nemmeno bella, se paragonata a parecchie altre debuttanti, specialmente a Edwina.”
Ho divorato la loro storia, amato le loro discussioni e riso tantissimo alla scena della fuga di Newton, il pelosissimo corgie di Kate. La sexy caduta nel lago di Anthony vista nella serie tv, ahimè, non esiste. Nel libro è Edwiga a finire in acqua e ad ammalarsi. La ragazza si riprende ma ha una parte piccolissima per quanto riguarda il corteggiamento che si sposta con naturalezza su Kate. Anche il dramma del matrimonio/non matrimonio non c’è e sinceramente non mi è dispiaciuto affatto.
La partita a Pall Mall poi è spettacolare, Dafne, Colin, Anthony e Kate sono dannatamente competitivi e non si lasceranno imbrogliare con facilità.
Non mancheranno momenti intimi tra i due, nè fuori nè dentro le lenzuola, e anche il superamento dei loro traumi sarà dolce, dove li vedremo aprirsi e supportarsi l’un l’altra con tanta pazienza.
“Si era innamorato di sua moglie e adesso il pensiero di morire, di lasciarla, di sapere che i loro momenti insieme avrebbero formato una breve poesia e non un lungo romanzo, gli risultava insopportabile.”
Se per la storia, la caratterizzazione dei personaggi non ho nulla da ridire. Lo stesso non posso riservarlo alla scrittura di Julia Quinn, il doppio pov alternato spesso si confonde, mi sono ritrovata più volte a tornare indietro per capire di chi fossero i pensieri che stavo leggendo. Altro difetto sono i dettagli come colore di occhi e capelli che cambiano non si sa bene in base a cosa.
Per quanto piacevole, la lettura è penalizzata da questa trascuratezza che non mi fa dare un voto più alto.
