Recensione: Ancora un disastro – Almost Beautiful di Jamie McGuire

Ancora un disastro: Almost Beautiful è il decimo volume della serie Uno splendido disastro di Jamie McGuire con protagonisti Abby e Travis ed edito dalla Garzanti.

Bè, non ti amo per il tuo aspetto fisico perché sarebbe un’infatuazione. Non ti amo per l’intesa sessuale, quella è lussuria. Non ti amo perché tu ami me, quella è empatia. Non ti amo per quello che puoi darmi o che puoi fare per me, sarebbe un baratto. Non ti amo per il modo in cui mi tratti, quella è gratitudine. Non ti amo perché mi proteggi, quello è senso di sicurezza. Non lo so perché ti amo, tesoro. E proprio per questo so che è amore vero.

Dopo dieci anni, Jamie McGuire torna a scrivere di Abby e Travis riprendendo la loro storia esattamente da dove si era interrotta in uno Splendido disastro, il primo libro della serie, quello che ha venduto milioni di copie. 

I due giovani sono dei novelli sposi appena rientrati da Las Vegas dove hanno celebrato un matrimonio lampo. L’amore non è l’unico motivo per cui l’hanno fatto: a Travis serviva un alibi per l’incendio della Keaton Hall, dove sono morti molti studenti e in cui il ragazzo si è trovato involontariamente coinvolto.   

Abby e suo marito sono dei combattenti che hanno lottato e lottano continuamente per difendere questo loro profondo sentimento in cui nessuno credeva. Amici, nemici, amanti. È stata questa l’evoluzione del loro rapporto, passando attraverso mille tribolazioni. Alla fine, ce l’hanno fatta, ma il loro passato bussa alle porte rischiando di dividerli.  

Oltre alle indagini sull’incendio, c’è anche chi vorrebbe sfruttare le doti di pokerista di Abby. Per proteggerla, Travis prova ad allontanarsi, ma lei non glielo permette: solo insieme potranno sconfiggere tutti i loro nemici.

Non saranno da soli. Al loro fianco ci saranno i loro migliori amici, Shepley e America, la famiglia Maddox al completo, una vera e propria armata di altri quattro fratelli con le loro compagne e il patriarca: Jim. Sono molto uniti e si vogliono un bene dell’anima, leali fino al midollo l’uno all’altro.

Travis in questo libro non mi è piaciuto. Lo sciupafemmine imprevedibile, irascibile e tutto tatuato che nessuno si sarebbe immaginato sposato è scomparso. Al suo posto c’è sì un marito innamorato, preoccupato e geloso della moglie tanto da cercare di proteggerla da tutto, ma qui è troppo piagnucolone, insicuro, pieno di paranoie e paure.

Abby scopre i segreti di tutti, Sherlock Holmes levati proprio. È sicura di sé, lotta per il suo amore, anche più di Travis a un certo punto. Forse era lei che l’FBI doveva assumere, non il marito.

Nonostante la storia scorra fluida per lo stile chiaro e conciso della McGuire, a volte ho fatto fatica a ricordare cosa fosse successo, dato che sono passati molti anni dall’uscita degli altri libri. 

Certi punti mi hanno fatto davvero emozionare, come quando i sopravvissuti all’incendio, durante la commemorazione dello stesso, hanno ringraziato Travis e Adam di averli salvati o quando Jim non si schioda dall’ospedale finché il figlio Trenton non viene dimesso.

Se volete saperne di più su cosa è successo dopo il matrimonio di Abby e Travis e volete immergervi di nuovo nel loro mondo pieno di disastri ma anche d’amore, allora buona lettura!

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