Nell’ultimo periodo all’uscita di un libro, insieme alla cover, vengono sbandierati ai quattro venti quali trope contiene. Esattamente che cosa sono?
Questa piccola parolina inglese, che deriva dai topoi del mondo classico dalle storie del mito create nell’Antica Grecia, indica un tema ricorrente all’interno della narrazione, uno schema che spinge la trama verso una determinata direzione.
I trope sono dei leitmotiv che ci fanno già capire come si comporteranno i personaggi, come si avvicineranno e interagiranno i protagonisti. Attenzione a non confonderli con i cliché, spesso inseriti in modo forzato, perché, anche se la situazione è “già vista”, hanno ogni volta degli elementi nuovi: si conosce come andrà a finire ma non in che modo si arriverà.
Il successo e la diffusione di questi espedienti è dovuto soprattutto a TikTok, luogo in cui i lettori hanno iniziato a interessarsi a cosa ha da offrire un libro prima ancora di iniziare a leggerlo e per sceglierne uno con la stessa tipologia di trope e lasciarsi trascinare dalle medesime emozioni.
Ne esistono davvero di tutti i tipi e per tutti i gusti… chef/pasticcieri, musicisti, atleti, forze armate, miliardari, vampiri, alieni, cowboy, celebrity, capo/segretaria, mutaforma, medical, small town, stalker, second chance, forbidden love, age gap, enemies to lovers, spicy, amnesia, primo amore, matrimonio combinato, fake date, bullismo, lgbtqia+, il ragazzo della porta accanto/vicino di casa, contro tutto e tutti, paura di impegnarsi, antieroe, la bella e la bestia, ex del* miglior amic*, fratello/sorella del miglior amic*, tradimento, blind date, ricatto, storie sotto Natale, maledizioni, damigella in pericolo, attrazione pericolosa, segreti, protagonista divorziat*, retelling, forced proximity, friends to lovers, vedov*, identità nascosta, rapimento, colpo di fulmine, triangolo amoroso, MMF – poliamoroso – why choose, matrimonio di convenienza, babysitter, one night stand, opposites attract, playboy, pen pals, prete, carcerato, vendetta, ricchi vs poveri, rivali, reali, sposa in fuga, ammiratore segreto, secret baby, shared pasts, single parent, step siblings, teacher crush, time traveller, trauma, twin swap, brutto anatroccolo, eredità inaspettata, gravidanza inaspettata, uniformi, vergini, lavoro con l’ex, dark, BDSM… si potrebbe continuare all’infinito, ma vediamo di conoscere nel dettaglio i più utilizzati.
Trope più popolari
Amnesia – Uno dei protagonisti perde la memoria in modo temporaneo o permanente dimenticando il passato e con esso l’amore per il partner. Ci saranno i casi in cui recupererà i ricordi grazie all’aiuto dell’amato/a oppure ne costruirà di nuovi riscoprendo la persona che ha al suo fianco innamorandosene di nuovo. I fiumi di lacrime sono assicurati.
Brother’s best friend – La base è la sbandata per il migliore amico del fratello maggiore, il più delle volte lei è una ragazza timida e imbranata mentre lui è affascinante e sicuro di sé. Anche quando l’attrazione è reciproca, l’ostacolo principale potrebbe essere la reazione del fratellone: lo accetterà o vorrà uccidere il suo amico per fargli tenere le grinfie lontano dalla sua sorellina? Attrazione, segretezza, tensione sessuale lo hanno reso molto popolare.
Enemies To Lovers – L’Hate to love è uno dei più utilizzati. I protagonisti all’inizio sono nemici che neanche riescono a sopportare la sola presenza dell’altro, ma poi piano piano, tra litigate, vendette e parole taglienti, l’odio si trasforma in amore e l’attrazione è così forte che non riescono a stare lontani l’uno dall’altra.
Fake Dating – La futura coppia deve fingere di stare insieme anche se ancora non è una cosa vera, molto spesso per partecipare a un evento sociale in cui è obbligatorio essere in due o per fare credere a qualcuno di non essere solo. Dal falso nasce poi un sentimento reale.
Forced Proximity – Un imprevisto porta i protagonisti a una vicinanza forzata per un certo periodo di tempo, per esempio essere bloccati in un ascensore, uno sgabuzzino, una baita di montagna, ecc. Imprevisto: il più delle volte non si stanno nemmeno simpatici, ma uno spazio ristretto può fare miracoli, proprio come nell’enemies to lovers.
Friends To Lovers – Questo trope comporta la trasformazione di un’amicizia, molto spesso di lunga data, in amore con conseguenti forti emozioni. A volte uno dei due potrebbe amare l’altro da tempo e solo dopo tanto scoprire di essere ricambiato, oppure tutti e due potrebbero sentire di essere destinati a stare insieme ma costretti dal fato crudele a separarsi per poi ritrovarsi dopo anni.
Grumpy/sunshine – Vi è la contrapposizione della personalità grumpy, scontrosa, introversa e irritabile, con quella sunshine, socievole, allegra e vivace. In poche parole è la rappresentazione del proverbio: gli opposti si attraggono in cui il raggio di sole cerca di fare sorgere la luce nel buio della sua metà.
Love Triangle – Il triangolo amoroso non ha mezze misure, c’è chi lo ama e chi lo odia, quasi come se fosse il riflesso del suo significato: essere indecisi tra due persone, ognuna con i suoi pregi e difetti che attraggono in egual misura tanto da essere difficile rinunciare a uno dei due. La scelta finale farà rimanere delusi una parte dei lettori.
Second Chance At Love – Preparate i fazzoletti per questo trope. Dare una seconda possibilità all’amore può suscitare forti emozioni. I due innamorati si sono lasciati, per loro volontà o meno, dopo grandi tormenti e tribolazioni, per poi scoprire di poter essere di nuovo felici insieme.
Small town – La storia d’amore è ambientata in una piccola cittadina, frequentemente in campagna o in mezzo alla natura, dove la nostra eroina o il nostro eroe, spesso provenienti dalla grande città, troveranno inaspettatamente l’uomo o la donna della sua vita.
Forbidden love – I protagonisti non possono stare insieme a causa di diversi ostacoli, come per esempio differenze di età, sociali, religiose o familiari. Il loro amore proibito è spesso tormentato, ma il più delle volte riesce a superare ogni barriera e avversità che si trova davanti.
Insomma i trope possono rendere originale, avvincente e familiare un libro, non farlo sembrare una copia di un’altro e dare al lettore la possibilità di scegliere cosa gli piace di più, come se fosse una ricetta per il piatto preferito.