Giochi inquietanti è il primo volume della Syndicate Academy. Pronti a iniziare questa avventura?
C’è qualcosa di inquietante in questa scuola. Ho provato un senso di disagio dal momento in cui ho varcato la soglia, ma non riesco a capire perché. Forse le colonne in stile gotico e la pietra scura mi ricordano qualcosa uscito da un film dell’orrore. Mi sento come se stessi entrando in un posto pericoloso.
Ho scoperto Bianca Cole pochi giorni fa, come sempre io scelgo dalle cover e questa mi sembrava carina, la sinossi è decisamente accattivante. Il libro si presenta come, da stessa ammissione dell’autrice, non adatto a persone dal cuore tenero, un dark-mafia romance.
La trama è un classico di questo genere, cosche mafiose, qualcuno ha subito un torto e poi vuole vendicarsi, ok, tutto nella normalità.
Eva è la figlia dei Carmichael, signori di Atlanta, unica erede in vita e destinata a un futuro pessimo.
Lui è il figlio di una cosca mafiosa italiana, Luca non mi ricordo cosa.
I due hanno in comune un unico obiettivo, sfuggire a ciò a cui la famiglia li sta preparando.
Luca scappa appena diciottenne e si trasferisce in America, cambia accento e nome e diventa Brett Oakley Archer e fonda una compagnia di raccolta dati multimiliardaria, peccato che sia finito proprio nel territorio dei genitori di Eva che, dopo una richiesta di pizzo che rifiuta di pagare, gli distruggono la società uccidendo la donna che ama. Ma dico io, un server di backup pareva brutto?
Altro cambiamento, Luca o meglio Brett si trasferisce nel Maine assumendo l’identità di Oakley Byrne.
Per mettere in atto la sua vendetta acquista l’accademia Syndicate da un esponente della Bratva (mafia russa) e cerca in tutti i modi, con successo, di trascinare lì proprio Eva convinto che sia come i genitori e prepara un piano per distruggere tutta la famiglia, peccato che il destino abbia in mente altro.
La ragazza non è affatto come immaginava, non è cattiva, non è interessata agli affari dei Carmichael e soprattutto è dolce e ingenua, bel problema per il nostro mostro assetato di “giustizia”.
Sottopone Eva a ogni vessazione possibile tranne quello che aveva promesso di fare, perché? Per la sua innocenza e invece di odiarla se ne innamora.
Tra una scena di sesso e l’altra c’è anche un po’ di trama. Vengono introdotti i personaggi dei prossimi capitoli immagino, prime fra tutte le amiche di Eva tra cui Camilla (i genitori hanno il controllo sulla tratta di esseri umani), Adrianna, Natalya (sorella del capo della Bratva di boh, qualche stato e ossessione costante di Elias).
Conosciamo anche i migliori amici di Oak nonché insegnanti, perché alla Syndicate non si imparano materie normali, legge serve per uccidere e farla franca, biologia per sapere quale organo colpire e che danni arrecare, tortura, interrogatorio e tante altre cosette che, ahimè, non c’erano ai miei tempi.
La scuola per delinquenti è un tocco di classe lo ammetto, mi è piaciuta l’idea, ma salvo solo questo.
Odio denigrare ciò che leggo, ma di dark, niente, zero assoluto solo un po’ di sesso quasi estremo, ma sempre consenziente, di mafia… bah, eviterei di andare oltre il nulla cosmico.
I personaggi di contorno oltre i protagonisti sono ben presentati e paradossalmente sei più curioso per i libri che verranno che di quello che stai leggendo.
I mafia romance ormai sono una presa in giro, un nome italiano messo a caso, il sud sempre presente e qualche pistola qua e là, dark è proprio altro. Non c’è niente in questa storia che non sia superficiale e scontato, un cliché banalizzato all’estremo. Peccato.
